
Fino al 10 luglio 2016, Bergamo celebra con una grande mostra la perizia, le capacità, le competenze professionali degli italiani nel Cinquecento, e racconta di un’epoca in cui l’Italia aveva un riconosciuto primato: la creazione di carte geografiche, veri gioielli cartografici.
Tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento i grandi viaggi di esplorazione rivoluzionano la visione del mondo fino ad allora conosciuto, sconvolgono gli equilibri politici ed economici della Vecchia Europa e aprono la strada alla percezione del Mondo come Nuovo.
Le scoperte geografiche, frutto del sapere esperto di grandi navigatori italiani, vengono trasferite e disegnate su carte e mappe, realizzate da capaci professionisti, artisti, incisori, stampatori, dell’Italia del Rinascimento. Firenze, Roma e Venezia detengono un primato riconosciuto: la produzione e il commercio di carte geografiche.
È l’Italia a disegnare il mondo d’allora: nelle botteghe dei cartografi le carte nascono anzitutto come strumento di conoscenza e rappresentazione del Mondo Nuovo, per diventare poi veri e propri oggetti d’arte.A Roma, nel 1570, Antoine Lafréry, stampatore ed editore francese a capo di una fiorente bottega, pubblica la prima raccolta miscellanea di carte geografiche e vedute di città, realizzando così il primo “atlante” moderno.
La mostra “Quando l’Italia disegnava il Mondo. Tesori cartografici del Rinascimento”, promossa da Fondazione Bergamo nella storia, Associazione culturale Roberto Almagià – Associazione Italiana di Collezionisti di Cartografia Antica e Biblioteca Civica Angelo Mai, si propone di ricomporre un atlante virtuale: oltre settanta carte di inestimabile valore saranno esposte in un percorso che ricostruisce la visione del mondo così come era conosciuto e disegnato nel Cinquecento.
Allestita in Palazzo del Podestà, la mostra è integrata alle sale del Museo del ’500, che offre ai visitatori le coordinate per comprendere l’atlante di Lafréry come espressione di quel primato, fatto di conoscenza, tecnica e arte, goduto dall’Italia del Cinquecento.
Info: t. 035 247116 – info@bergamoestoria.it
Dove
Palazzo del Podestà (Piazza Vecchia, Città Alta, Bergamo)
Quando
fino al 10 luglio 2016
A che ora
dal 16 aprile al 31 maggio
da martedì a domenica 9.30 – 13.00 / 14.30 – 18.00
dal 1 giugno al 10 luglio
da martedì a venerdì 9.30 – 13.00 / 14.30 – 18.00
sabato e festivi 9.30 – 19.00
Prezzi
Intero 6,00 Euro
Ridotto 4,00 Euro
Gratuito fino a 18 anni, disabili e giornalisti
(dal 29 aprile al 3 luglio biglietto valido anche per l’ingresso alla mostra “Nel segno del Rinascimento. Pietro Bussolo scultore a Bergamo”, Palazzo della Ragione, Città Alta, Bergamo)